Sandro Teatro - 2020
Credits
Uno spettacolo del Teatro dell'Argine
con Andrea Santonastaso
di Christian Poli
monologhi dell'odiatore Nicola Bonazzi
scena Nicola Bruschi
disegni Andrea Santonastaso
videomapping Francesco Massari
aiuto regia Mattia De Luca
regia Nicola Bonazzi
foto di Davide Saccà
con Andrea Santonastaso
di Christian Poli
monologhi dell'odiatore Nicola Bonazzi
scena Nicola Bruschi
disegni Andrea Santonastaso
videomapping Francesco Massari
aiuto regia Mattia De Luca
regia Nicola Bonazzi
foto di Davide Saccà
Per pubblici di ogni età a partire dai 14 anni
Debutto mercoledì 6 ottobre 2021
presso ITC Teatro, San Lazzaro di Savena (BO)
presso ITC Teatro, San Lazzaro di Savena (BO)
Lo spettacolo
Di Sandro Pertini restano indimenticabili alcune immagini, consegnate alla memoria di ciascuno da spezzoni televisivi. Sono immagini che hanno scandito alcuni degli avvenimenti della storia recente italiana (per esempio la vittoria dei Mondiali di calcio nel 1982 o la strage alla stazione di Bologna). In quegli avvenimenti Pertini c’era, naturalmente nel suo ruolo istituzionale. Ma c’era anche con la sua carica di umanità, con la sua storia che veniva da lontano, dalla guerra partigiana e dalla prigionia sotto il fascismo. Era una figura che gli italiani sentivano vicina; divenne una sorta di “nonno” per i bambini e di icona pop: gli vennero dedicati fumetti e canzoni (chi non ricorda il “partigiano come presidente” di una nota canzone di Toto Cutugno?). Nella sua figura, come mai prima di allora e come mai sarebbe successo dopo, un’intera nazione si riconosceva e riconosceva i valori “puliti” della politica, o ciò che la politica dovrebbe rappresentare nella sua accezione più alta: solidarietà, vicinanza, attenzione alle persone. Raccontare la storia di Pertini può avere senso dunque non solo perché ci consente di ripercorrere la storia di un “italiano” che attraversa il Novecento e le sue tragedie, con piglio sempre energico e picaresco; ma può averlo soprattutto per fare il punto su noi stessi, su ciò che eravamo e su ciò che siamo diventati; sull’idea che possa esistere una politica in grado di segnare la linea di un’etica civile e solidale, e farsi guida di una società, se non pacificata, capace almeno di dialogare al proprio interno per ritrovare le ragioni di una convivenza più conciliante e aperta. Con questo spettacolo Bonazzi, Poli e Santonastaso, dopo il grande successo di Mi chiamo Andrea, faccio fumetti dedicato ad Andrea Pazienza, tornano a raccontare una biografia esemplare a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, nella convinzione che in quei due decenni abbiano germinato pensieri e situazioni con cui ora più che mai occorre confrontarsi.
Lo spettacolo ha partecipato al Festival Colpi di Scena nel 2020.
Note a margine
Fare uno spettacolo biografico non è mai facile. Troppi i rischi del didascalismo o, peggio, dell’agiografia. Specialmente quando si decide di affrontare Pertini, una figura che si staglia nella memoria e nell’immaginario collettivo come una specie di “nonno buono” in grado di rassicurare un’intera nazione negli anni difficili a cavallo tra Settanta e Ottanta. Diciamo allora senza pudore che Sandro è uno spettacolo “a tesi”: certo, non vuole dimostrare nulla, ma vuole almeno mostrare che, in quegli stessi anni, esisteva una voce (politica) in grado di dire cose spesso scomode (per esempio sui rischi di un fascismo sempre incombente), e di potersi permettere di dirle in virtù di una vita davvero eccezionale, passata per molti anni in prigione a causa della lotta serrata contro la dittatura. Alcune di quelle proposizioni, dette persino ai bambini, sono riportate nello spettacolo: fateci caso, nessun politico oggi sarebbe in grado di affermarle senza suscitare un vespaio di distinguo, di “se” e di “ma”, o peggio di critiche: è il segno che la politica è cambiata, e siamo cambiati anche noi, un po’ ingaglioffiti, più cinici, meno solidali, sempre un po’ arrabbiati e stanchi; e meno interessati a quella politica che, oltre ad essere cambiata, si è fatta, nello scontro quotidiano, confusa e a volte becera. Ecco, Sandro è uno spettacolo a tesi perché prova a ricordarci che sono esistite persone che hanno combattuto per i propri ideali, fino a pagarne conseguenze molto gravi: ideali di solidarietà e condivisione, mai asseriti in maniera semplicistica e ingenua, ma sempre dentro l’agone delle idee, con la forza combattiva di chi si oppone a una visione sopraffattoria della politica. Per questo, nello spettacolo, la vicenda biografica di Pertini è contrappuntata da una voce “corale” che prova a rappresentare grottescamente questi impulsi violenti, disillusi e prevaricatori di cui spesso siamo tutti preda: perché Sandro non vuole essere solo il racconto della vita di un uomo, ma prova a rappresentare la possibilità, l’utopia, il desiderio di un’umanità più cordiale e disponibile. Lo fa anche attraverso i disegni di Andrea Santonastaso, non solo attore, ma (come si era già visto nel precedente spettacolo dedicato ad Andrea Pazienza) bravissimo disegnatore: un ulteriore livello di astrazione ad assecondare, ancora una volta, la necessità di regalare allo spettacolo una dimensione di pensiero più ampia rispetto al piano più didascalico del racconto biografico.
Il promo
La scheda tecnica
Durata spettacolo
1 ora e 20 senza intervallo
1 ora e 20 senza intervallo
Illuminotecnica
- 24 PC 1kW provvisti di ganci, bandiere e porta gelatine
- 4 sagomatori 750W zoom 25°/50°
- 18 canali dimmer 2,5kW/ch
- 2 basette da terra
- 4 stativi altezza uomo
- 11 sdoppi
- Ritorno DMX512 in regia
- Luci di sala dimmerabili
- Carico elettrico necessario: 15kW
- Cablaggi necessari ai collegamenti
- Scala per puntamenti
Audio
- 1 mixer audio 4 in/4 out
- P.A. adeguato allo spazio
- Ritorni audio in regia
- 1 connessione PC mini-jack
- 2 monitor
- Cablaggi necessari ai collegamenti
Video
- Ritorno VGA o HDMI in regia
Spazio scenico
- Dimensioni minime del palco (LxP): 6m x 5m
- Altezza ottimale al graticcio: 5m
- Quadratura nera all’italiana
- Non è necessario sipario
- Oscurabilità totale dello spazio
- Regia unica a fondo sala
- Dimensioni minime del palco (LxP): 6m x 5m
- Altezza ottimale al graticcio: 5m
- Quadratura nera all’italiana
- Non è necessario sipario
- Oscurabilità totale dello spazio
- Regia unica a fondo sala
Materiale di Compagnia
- 1 notebook MACBook
- 1 consolle luci ETC Smartfade
- 1 videoproiettore con gancio di attracco
- Scenografia: 2 pareti in legno ignifugato delle dimensioni di 130x300cm
- Filtri necessari
Personale tecnico richiesto su piazza
- 1 responsabile tecnico dello spazio
- 1 macchinista
- 1 aiuto elettricista
Note
- Tempo di montaggio: 9 ore
- Tempo di smontaggio: 2 ore
- Lo spazio dovrà essere preventivamente riscaldato per le prove della Compagnia
- Si richiede 1 camerino riscaldato e dotato di toilette
Variazioni alla presente scheda tecnica dovranno essere preventivamente concordate con la Compagnia.
Le date
sabato 20 agosto 2022 ore 21.30
Vignola (BO)
Piazza dei Contrari
mercoledì 17 agosto 2022 ore 21.30
Montaretto (SP)
Piazza Sandro Pertini
venerdì 1 luglio 2022 ore 21.15
Verderio (LC)
Parco di Villa Gallavresi
sabato 30 aprile 2022 ore 21.00
Caino (BS)
Teatro dell'Oratorio
Via Folletto, 7/B
venerdì 29 aprile 2022 ore 21.00
San Maurizio d'Opaglio (NO)
Teatro degli Scalpellini
Via Guglielmo Marconi, 10
sabato 19 marzo 2022 21.00
Sogliano al Rubicone (FC)
Teatro Elisabetta Turroni
piazza Mazzini
venerdì 4 febbraio 2022 ore 21.00
San Giovanni in Persceto (BO)
Teatro Comunale
Corso Italia, 74
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